Servizi psicologici
PSICOTERAPIA
La psicoterapia è necessaria quando la difficoltà si è già strutturata rigidamente in un disturbo patologico. La presenza di sintomi invalidanti e persistenti da più di sei mesi indicano la necessità di un aiuto specialistico mirato alla soluzione del problema. Da oltre vent’anni mi occupo di aiutare le persone ad uscire dalle trappole mentali che si sono involontariamente costruite. Da sempre interessata a trovare soluzioni efficaci e rapide, ho trovato nella Terapia Breve Strategica evoluta dal Prof. Giorgio Nardone, lo strumento idoneo che mi ha permesso ottenere innumerevoli successi. Si tratta di un Modello terapeutico empirico-sperimentale estremamente rigoroso che ci guida a conoscere un problema attraverso la sua soluzione, focalizzandosi sul come funziona il problema, come si è costruito e come si mantiene, svincolati da teorie a priori. Ho potuto constatare come anche le situazioni più complesse, sofferte e radicate possono risolversi in tempi brevi, a conferma del fatto che come diceva Clark “una tecnologia abbastanza evoluta non è dissimile nei suoi effetti, da una magia”
CONSULENZA
Il servizio di Consulenza a differenza della Psicoterapia, non si rivolge a coloro che hanno un vero e proprio disturbo psicologico ma a chi sta vivendo un periodo difficile della propria vita, deve prendere delle decisioni importanti e si sente bloccato nell’agire, ha bisogno di un sostegno specifico per rimettere in moto le risorse personali che già ci sono. Spesso senza rendersene conto, tentando di risolvere un problema ci si allontana sempre più dalla meta prefissata. In queste situazioni non è sempre sufficiente l’aiuto di un amico, molte volte è necessario l’intervento tecnico di uno specialista che ci riporti con” le mani salde sul timone del nostro veliero per uscire dal mare in tempesta e raggiungere la meta”. Nella maggior parte dei casi, quando si tratta di una consulenza il numero degli incontri necessari a raggiungere l’obbiettivo si aggira intorno alle cinque sedute. Questo tipo di intervento si rivolge ai singoli ma spesso anche alle famiglie, a quei genitori che si trovano in difficoltà nella gestione di momenti particolari della crescita dei figli. Il Modello di problem-solving strategico, per la sua versatilità, è anche in questo caso lo strumento d’elezione che ci permette di ottenere dei risultati in tempi brevi, utilizzando quei riduttori di complessità che sono propri dell’approccio strategico: le tentate soluzioni ed il Sistema Percettivo-Reattivo (vedi approfondimento).
IPNOTERAPIA
La trance ipnotica è un fenomeno naturale che avviene spontaneamente nella nostra vita quotidiana, pensiamo ad esempio a quando viaggiamo in un luogo conosciuto: mentre guardiamo fuori dal finestrino e vaghiamo cosi assorti nei nostri pensieri da non accorgerci del tragitto percorso. In questo stato di coscienza siamo più ricettivi e propensi al cambiamento poiché ad attivarsi è il nostro emisfero cerebrale destro, specializzato nel linguaggio simbolico e creativo, non soggetto quindi alla critica e agli autoinganni dell’emisfero sinistro. Elicitare questo stato alternativo di coscienza con le tecniche comunicative proprie dell’approccio di Milton Erickson può essere utile a potenziare gli effetti del trattamento psicoterapico sia nei casi in cui le patologie siano particolarmente cronicizzate e rendano difficile al paziente abbandonare le tentate soluzioni che mantengono il problema, sia quando sono presenti importanti somatizzazioni dolorose.
TERAPIA INDIRETTA
Viene utilizzata in quelle circostanze in cui la persona affetta da una patologia non vuole rivolgersi ad uno specialista e sono quindi i familiari a chiedere aiuto. In questi casi con il Modello di Problem Solving Strategico possiamo lavorare analizzando e bloccando quelle tentate soluzioni disfunzionali che, con le migliori intenzioni, i familiari mettono in atto nella gestione del loro congiunto, alimentando involontariamente il problema. Questo primo fondamentale passo porta già in poche sedute ad un significativo miglioramento nella maggior parte dei casi. Guidati all’utilizzo di strategie comunicative e comportamentali diverse, i familiari sono in grado di fronteggiare la situazione più efficacemente, spesso anche di condurre il congiunto in terapia.